Donne, operaie, italiane ed immigrate, il 17 saremo a Pomigliano perché:
“BISOGNA UNIRE CIO’ CHE IL PADRONE DIVIDE E ROMPERE L’ISOLAMENTO DEI LAVORATORI”
Come operaie e lavoratrici, italiane ed immigrate, e come mogli, madri e figlie di operai, oggi che i lavoratori sono soli più che mai, sentiamo il bisogno di prendere la parola e lanciare un appello per “riportare la questione operaia e quella dei lavoratori dai bordi del nulla al centro del mondo”, perché bisogna rompere l’isolamento politico costruito ad arte, e da più parti, per indebolirne il peso politico ed affossarne i diritti, e questo perché, oggi sono in pericolo i diritti di tutti, da quelli del lavoro a quelli sociali, alla democrazia.
Siamo sgomente mentre apprendiamo di Abd Elsalam Ahmed Eldanf , operaio egiziano della Gls di Piacenza di 53 anni, padre di 5 figli, travolto e ucciso dall’autista di un tir mentre partecipava ad una manifestazione sindacale dell’USB, assassinato della costruenda“modernità padronale” che sta mettendo in servitù i lavoratori relegandoli a merce da sottoporre al mercato alla stregua di cavoli, patate e fagioli, con la deroga per contratto sindacale dei diritti indisponibili di uomini e donne cancellati così dalla Costituzione. La matrice politica di questo assassinio è dato dall’escalation della messa in servitù dell’ intero lavoro dipendente e della sottoposizione delle donne a “moderna schiavitù economica”, coi loro corpi trasformati in merce e da comprare, affittare ed usare a piacimento con la legittimazione dello Stato. Questo già si prospetta con le proposte di legge da più parti presentate per la legalizzazione della prostituzione e col ricorso già in atto al “contratto a tempo – tipo iobs act” – dell’utero in affitto. E che dire dei bambini migranti arrivati in Europa e spariti in 10.000 negli ultimi 2 anni e del collegato sfruttamento sessuale ed economico, e del traffico di organi? Oggi che le multinazionali (con in Italia Marchionne nel ruolo di ministro ombra del governo Renzi) esercitano una forte influenza extraparlamentare sugli Stati e sulle istituzioni globali, col divide et impera per il controllo sociale inducendo razzismo e frammentazione contrattuale e elementi funzionali di contrapposizione generazionale, sociale e di genere; oggi che è a rischio la democrazia a partire dalle fabbriche e dai luoghi di lavoro, oggi che la solitudine e l’isolamento indebolisce tutti i lavoratori, oggi che vorrebbero riportarci tutti, uomini e donne, indietro di 100 anni, ci schieriamo insieme, italiane ed immigrate, ed insieme parteciperemo all’assemblea operaia nazionale del 17 settembre a Pomigliano, per riorganizzare insieme e a tutto campo la solidarietà di classe e le ragioni operaie.
Alina, infermiera professionale precaria (rumena) VE – Rosaria Castiello, operaia FCA Pomigliano – Anisa operaia pulizie ag.interinale (albanese) VE – Alice, operaia precaria PD – Anna Solimeno, operaia FCA reparto confino Nola – Ana, operaia precaria (moldava) VE – Carmela Castiello, operaia FCA reparto confino di Nola – Andreea, operaia camionista mezzi pesanti (rumena) – Durvalina Basso, operaia FCA reparto confino di Nola (brasiliana) – Cristina, operaia editoriale (ecuadorena) VR – Maria Ruffino, operaia FCA reparto confino di Nola – Daniela, operaia metalmeccanica (rumena) – Immacolata Battaglia, operaia FCA reparto confino di Nola – Doris, operaia pulizie Elior spa (nigeriana) VE – Giulia Russo. Operaia ecologica precaria – Elisabetta, operaia pulizie alberghiere VE – Giusi Manna, Baby sitter – Evelyn, operaia calzaturiera (nigeriana) – Antonietta Abate, operaia FCA reparto confino di Nola – Fettouma, operaia Coop Camst (marocchina) VE – Filomena Russo, ex addetta vendita ricambi moto, disoccupata – Fidanka, operaia editoriale (serba) VE – Anna Romano ex operaia industria liquori, disoccupata – Koussa, operaia Coop Camst (Ciad) VE – Cristina De Cicco, operaia calzaturiera VE – Marina, operaia suolificio industriale (serba) VI – Marisa, ex operaia Fiat Mirafioni, precaria pulizie TO – Mirela, operaia rilegatura industriale (rumena) PD – Nadia, operaia Coop Camst VE – Nicoleta, operaia azienda agricola (rumena) PD – Paola, operaia lavanderia industriali VE – Patricia, operaia Coop confezionamento agricolo (nigeriana) VE – Roberta, operaia Coop Camst (ex operaia Officine Galileo) VE – Stefana, ex operaia Fiorital, disoccupata VE –Zhao, ex operaia pulizie Fincantieri Marghera, lavapiatti in ristorante (cinese) VE – Antonella Perria, Antonella Pepe, Giuseppina DelGrosso, Maddalena Iovino,
Marianna Capuozzo, Tina Capuozzo, AngelinaLeone, Alessandra Aprea,
Maria D’Alessandro, Elena Buono Per il Comitato Mogli Operai Pomigliano
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